È un'espressione francese che anticamente designava, nella regione del Sauternes, i vini più ricchi ottenuti dalla prima selezione, soprattutto qualitativa, della vendemmia. Questo scarso primo ceppo era composto quasi esclusivamente da chicchi affetti da “muffa nobile” (Botrytis Cinirea), che raggiungevano un contenuto zuccherino eccezionalmente elevato, fino a 500 g/litro. Le tipologie successive, con maggiore resa quantitativa, erano costituite da un miscuglio di chicchi più o meno marci (l'ultima era detta “queue”= “coda”, composta da pochissimi acini affetti da muffa nobile). Attualmente, tutti i Grands Crus di Sauternes miscelano e unificano la parte del loro raccolto che ritengono degna di portare il loro nome, il resto non viene venduto con il nome del castello di raccolta.

Questa espressione ha quindi perso oggi gran parte della sua importanza dato che i produttori di grands crus non vendono più vino ottenuto esclusivamente dalla loro prima scelta. Preferiscono conservare solo i chicchi migliori di ogni selezione successiva.

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